Milano è sempre stata una città vivace, anticipatrice di avanguardie, mode e stili.
È la città che attorno al ’500 ha dato vita al PANETTONE, il dolce artigianale e tradizionale immancabile sulle tavole degli italiani.
Ma non solo in Italia, in tutto il mondo.
Questo fu possibile grazie a Giuseppe Baj, pasticcere milanese specializzato nella confetteria e nella realizzazione del Panettone.
Giuseppe Baj aprì uno stabilimento a forza idraulica e a vapore in Piazza del Duomo a Milano (dove oggi sorge il cinema Odeon) e fu tra l’altro detentore di un curioso primato: la Confetteria Baj fu il primo edificio europeo alimentato ad energia elettrica sulla base di un progetto di Edison.
Il Panettone milanese diventò così un dolce prodotto e commercializzato su larga scala a livello mondiale.
Il tutto accompagnato da pregiatissime confezioni a forma di cappelliera e promosso da pubblicità, libretti e cartoline realizzate in cromolitografia.
Il Panettone Baj è un dolce con ben 250 anni di storia (dal 1768) ed un legame storico con Filippo Tomaso Marinetti, il fondatore del Futurismo.
![baj-panettone-milano baj-panettone-milano](https://blog.comolake.com/wp-content/uploads/2019/10/baj-panettone-milano.jpg)
Marinetti era infatti un cliente fisso ed affezionato della rinomata Confetteria Baj.
Il poeta frequentava spesso la Confetteria Baj (luogo amato dai letterati e dagli intellettuali dell’epoca) e, per Natale, era sua abitudine regalare ad amici e collaboratori il panettone Baj allegando delle copie della sua rivista Poesia.
Dalle pagine del suo libro “La grande Milano tradizionale e futurista” Marinetti afferma:
“Uso compensare con disegni di Sacchetti (Illustratore della rivista “Poesia”) e panettoni i doni della fantasia. Sono ordinati nelle pasticcerie San Babila e Baj e partono per le città del mondo sì voluminosi numeri di “Poesia” impacchettati sul letto della mia camera ingombra di quadri ritagli di giornale e fotografie amorose”.
Il panettone fu l’alimento indicato da Marinetti per sostituire la pastasciutta, colpevole di procurare negli assuefatti consumatori «fiacchezza, pessimismo, inattività nostalgica e neutralismo… una palla e un rudere che gli italiani portano nello stomaco come ergastolani o archeologi».
Marinetti suggeriva di effettuarne la lievitazione a bordo di un velivolo Caproni, su lago di Como.
![baj-panettone-volo baj-panettone-volo](https://blog.comolake.com/wp-content/uploads/2019/10/baj-panettone-volo.jpg)
Oltre a Marinetti, numerosi gli artisti, i musicisti e i letterati che frequentavano la Confetteria Baj, citandola in molte loro opere, come ad esempio Raffaele Calzini, Giorgio Bolza e Emilio De Marchi.
Quella dei Baj è una storia importante, affascinante, ricca di gusto, arte e cultura.
Il Panettone Baj è un prodotto unico che per quasi 100 anni dopo la Prima Grande Guerra non si è potuto più degustare.
Ma fortunatamente l’archivio storico della Confetteria non è andato perduto.
Da qui l’idea di Cesare e Tomaso Baj (due diretti pronipoti di Giuseppe Baj) che grazie alla loro imprenditorialità, creatività e passione hanno riportato sul mercato il Panettone Baj.
Infatti, dal 2016 la produzione dello storico e celebre panettone Baj di Milano è ripartita a pieno regime garantendo un prodotto che unisce il passato alla modernità.
Oggi come allora, il panettone Baj è caratterizzato da:
– forma bassa e tonda;
– preparazione con lievito madre centenario e canditi freschi semicanditi a freddo
– impasto senza conservanti o additivi
– lievitazione lenta di 48 ore
– confezionamento con incarto a mano e libretto storico abbinato
“Il panettone più celebre di Milano” – così come è stato definito da Gambero Rosso – è pronto per stupire di nuovo, regalando una nuova (ma anche molto antica) eccellenza italiana al mondo.
Cosa aspetti?
Riassapora il gusto del passato e dell’artigianalità con i prodotti Baj…
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