AMA LA MUSICA AMA LE DONNE: uniti per dire BASTA alla violenza

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La violenza sulle donne è un problema non solo delle vittime, ma per tutti noi. Sabato 21 settembre torna Ama la musica Ama le donne, l’evento che ha come obiettivo quello di sensibilizzare il pubblico sulla tematica delicatissima della violenza sule donne. La manifestazione si svolgerà dalle 20:45 fino a mezzanotte in Piazza Mercato a Erba.

Grazie alla sua iniziativa Ama la musica Ama le donne porterà in piazza molte ragazze con tanta voglia di emergere nel mondo della musica. Tutti i partecipanti saranno uniti da un univoco obiettivo: dire BASTA alla violenza che molte donne sono costrette a subire tutti i giorni.
Con questa manifestazione si vuole ricordare che è necessario rivoluzionare la nostra società dalle fondamenta. Sensibilizzando il grande pubblico su questa tematica si può mettere in atto una rivoluzione educativa e pedagogica volta a salvare migliaia di donne dalla violenza quotidiana che regolarmente subiscono.

I PROGETTI – AMA LA MUSICA AMA LE DONNE

Quest’anno la manifestazione si impegna a sostenere due progetti collaterali molto importanti, volti a stimolare collaborazione e assistenza per donne vittime di violenza.

App Vita: questa applicazione è stata ideata e sviluppata dall’associazione Familiarmente. Il suo scopo è creare un portale sicuro per aiutare le donne in caso di violenza.
Casa dei Tigli a Brunate: la struttura gestita dal Sodalizio Terz’Ordine Secolare Francescano “Ancelle del Signore” che, oltre a promuovere attività a a scopo religioso, si è impegna in compagne di utilità sociale. Tra queste troviamo una forte campagna a favore dei soggetti svantaggiati e delle famiglie con difficoltà. Grazie al loro aiuto tutti coloro che lo necessitano potranno superare le loro criticità e ritrovare un luogo in cui si possano sentire accolti e sereni.

I TEMI TRATTATI

Ama la musica Ama le donne vuole porre l’attenzione sul fatto che non solo quella fisica è da considerare violenza. Tantissime sono le forme di violenza e discriminazione che non implicano il contatto fisico, ma che ledono profondamente la figura e l’animo femminile. Tra queste subdole forme di discriminazione possiamo certamente citare la violenza psicologica, economica, lo stalking, la discriminazione lavorativa, sociale o salariale. Tutte forme di violenza differenti ma che portano alle medesime nefaste conseguenze.
L’evento sensibilizza il pubblico su tutte queste forme di disprezzo verso il genere femminile, dalla violenza fisica al “semplice” insulto sui social network.
Si cercherà inoltre di capire quali sono le radici del problema in questione, cosa è stato fatto e cosa si dovrebbe fare.
In questo modo si inizierà a costruire una struttura solida, volta a estirpare alla radice tutte le forme di maltrattamento, liberando la società dal pregiudizio.