LA STORIA E LA STRUTTURA
Il Palazzo Volpi che ospita la Pinacoteca Civica di Como, situato nella zona sud-occidentale della città murata, precisamente in Via Diaz 84, venne eretto nel terzo decennio del Seicento per iniziativa di Ulpiano Volpi, protagonista di una fortunata carriera ecclesiastica presso la Curia romana, grazie alla quale garantì alla propria famiglia una rapida ascesa sociale. Il progetto della fabbrica, inviato a Como da Roma, si deve ad un architetto senese di nascita ma romano di adozione, Sergio Venturi, noto per la realizzazione del catafalco di papa Paolo V. L’edificio ha un aspetto severo, è impreziosito dal bel portale a bugne ed emerge per dimensioni dall’edilizia della città lariana. Ha un impianto ad U, incompleto nell’ala settentrionale, aperto sul giardino terrazzato. Verso il cortile interno presenta un bel loggiato alla romana. Fu dimora nobiliare della famiglia Volpi e poi della famiglia Canarisi sino a metà del XIX secolo, quando fu acquistato dallo Stato, che lo destinò a sede del tribunale Giudiziario, sacrificando purtroppo il giardino per costruirvi le Carceri. Ceduto negli anni settanta del XX secolo al Comune di Como, fu poi ristrutturato e predisposto per diventare sede museale.
Alla fine degli anni Ottanta il Palazzo rappresentò lo sfogo ideale per l’espansione dei musei civici, vi furono infatti gradualmente trasferite porzioni significative delle collezioni d’arte, costituite da dipinti e sculture dal Medioevo al Novecento, originariamente esposte o conservate nei depositi di Palazzo Giovio e Palazzo Olginati.
La nuova sede fu inaugurata nel 1989 con la realizzazione di tre mostre dedicate alla pittura del Trecento a Como, alla produzione artistica del Seicento lariano e al gruppo novecentesco degli Astrattisti comaschi. Nel 1992 la messa in opera di rastrelliere scorrevoli nei depositi permise il trasferimento del resto della quadreria da Palazzo Giovio. Per l’adeguamento degli impianti la struttura rimase chiusa dal 1999 al 2003. Nel settembre del 2003 fu inaugurata la nuova sezione dedicata al Medioevo. Nel corso degli anni successivi furono gradualmente allestite le sale delle altre sezioni: Rinascimento (una sala ancora in opera), Quadreria, Novecento (da completare).
La visita di Palazzo Volpi è l’ideale punto di partenza per avviare la conoscenza della realtà artistica della città e del territorio.
SEZIONI ARTISTICHE DELLA PINACOTECA
La Pinacoteca è divisa in 4 sezioni, che sono le seguenti:
MEDIOEVO
La Sezione Medievale è dislocata al piano terreno dell’ala meridionale del Palazzo. Ospita sculture ed affreschi che coprono un arco cronologico che va dalla fine del VI al XIV secolo. I materiali provengono da vari edifici della città , alcuni anche scomparsi, e costituiscono preziose testimonianze di un periodo particolarmente vivace e fecondo per il territorio lariano. La vicenda della loro musealizzazione si protrasse per oltre un secolo a partire dalla costituzione del Museo a metà del XIX secolo.
RINASCIMENTO
Collocata a destra dell’ingresso, occupa tre sale a piano terreno dell’ala orientale del palazzo. Nella sala centrale (0.12) sono esposti alcuni dipinti appartenuti alla cinquecentesca collezione di ritratti di uomini illustri di Paolo Giovio, famoso letterato comasco al quale si deve tra l’altro l’odierno concetto di Museo. Dei 400 ritratti originari della collezione, il Museo conserva solo un nucleo di 40, ricevuti tramite due donazioni: il lascito Rovelli nel 1966 (conservato presso il Museo Storico) e il lascito Acchiappati entrato nel 1972. La sala ospita quattro vetri istoriati, di cui uno proveniente dal rosone del Duomo di Como e due antelli dalla chiesa di San Giovanni di Torno.
QUADRERIA
Al piano nobile del Palazzo l’esposizione dei dipinti si sviluppa per 10 sale tematiche, che accolgono grandi tele di soggetto sacro provenienti da edifici religiosi soppressi in età giuseppina e napoleonica e dipinti appartenuti a collezioni private donati, dopo la costituzione del Museo Civico, alla collettività . La galleria dei quadri offre un’ampia panoramica dei maggiori artisti attivi a Como dall’età controriformata al XIX secolo. Nel salone attrezzato per conferenze sono collocate due grandi lunette provenienti da San Giovanni Pedemonte, la chiesa gotica dei domenicani arricchita in età controriformata e barocca dalle cappelle delle più facoltose famiglie comasche, demolita nel 1810. La Caduta degli angeli ribelli di Pier Francesco Mazzucchelli detto Morazzone e il Trionfo dell’arcangelo Michele di Carlo Francesco Nuvolone furono eseguite in momenti diversi (1608/09 l’una e poco oltre la metà degli anni Trenta del Seicento l’altra) per la cappella dedicata a San Michele, di patronato della nobile famiglia dei Gallio.
NOVECENTO
La Sezione, collocata al secondo piano del palazzo, è introdotta dai pannelli fotoceramici di Marcello Nizzoli, che avrebbero dovuto decorare la facciata della Casa del Fascio di Giuseppe Terragni, ma furono rifiutati dalla committenza pubblica a causa del loro carattere poco celebrativo.
Questa sezione documenta, attraverso immagini fotografiche, dipinti, sculture e prototipi d’arredo, i momenti salienti della creatività artistica nel corso del XX secolo a Como, dal Futurismo di Antonio Sant’Elia (2.1) al Razionalismo di Giuseppe Terragni (2.2), al fenomeno dell‘Integrazione delle Arti, tentato precocemente nella città lariana (2.3), come testimoniano ad esempio la collaborazione tra Terragni e Radice nella Casa del Fascio (1932-1936) e di Ico Parisi e Radice per Villa Bini (1952-53. Due sale sono dedicate ai maggiori rappresentanti dell’Astrattismo comasco (2.4, 2.5): Mario Radice, Manlio Rho, Carla Badiali e Aldo Galli.
ORARI DI APERTURA
Da Martedì a Domenica: 10.00-18.00
Chiuso tutti i lunedì e le seguenti festività: 8, 25 e 26 dicembre – 1 e 6 gennaio.
TIPOLOGIA BIGLIETTO | PREZZO |
Biglietto intero | 4,00 € |
Adulti oltre i 65 anni | 2,00 € |
Gruppi | 2,00 € |
Gruppi scolastici | 1,00 € |
Studenti singoli 12-18 anni | 1,00 € |
Ragazzi inferiori ai 12 anni accompagnati | gratuito |
La prima domenica di ogni mese l’ingresso è gratuito!
INFORMAZIONI E CONTATTI:
tel. 031 269869
fax 031268053
musei.civici@comune.como.it
Per saperne di più, dai un’occhiata:
sito del Comune di Como
sito www.visitcomo.eu Museo Civico e www.visitcomo.eu Pinacoteca
Fonte Foto da Ministero della Cultura su www.beniculturali.it
You might also like
More from Made in Comolake
Orticolario 2024 a Villa Erba la quattordicesima edizione dell’evento
Orticolario 2023: dal 28 settembre al 1 ottobre a Villa Erba a Como. Nel senso dell'acqua protagoniste le piante per …