In questo articolo vi illustriamo quelle che secondo noi sono le 10 ville più belle che si affacciano sulle sponde del lago di Como.
Purtroppo, per questioni pratiche, ne abbiamo scelte “solo” 10. Ciò non toglie che lungo il lago possiamo trovare numerosissime ville, private e non, che incanterebbero chiunque con la loro spettacolarità.
Abbiamo inoltre deciso di tralasciare la solita fredda classifica, visto che tali edifici sono talmente splendidi che sarebbe difficile classificarli coerentemente e secondo criteri oggettivi.
Tutte le ville mostrate le abbiamo scelte perché normalmente o periodicamente visitabili, per far si che possiate ammirarle dal vivo.
Poste queste piccole premesse iniziali, ecco quali sono state le nostre scelte.
LE VILLE
VILLA OLMO, Como
I committenti di villa Olmo furono gli Odescalchi, che nel 1782 affidarono a Innocenze Regazzoni la costruzione della villa. Fu terminata nel 1796 da Simone Cantoni, uno dei più autorevoli architetti del neoclassicismo lombardo. Nonostante l’aspetto attuale sia frutto delle ultime restaurazioni di fine ‘800, già dai suoi primissimi anni la villa venne osannata per la sua grandiosità.
I viaggiatori, colpiti dalla sua bellezza, l’avevano soprannominata infatti “Mole odescalca“.
Nel 1925 la villa viene acquistata dal Comune di Como, come edificio di rappresentanza
Sul retro della villa è possibile ammirare un grande giardino che, alla sua sommità, ospita un elegante tempietto neoclassico.
Il giardino sul fronte è un sobrio quanto spettacolare giardino all’Italiana.
VILLA GRUMELLO, Como
Il “grumello” indica propriamente quella zona panoramica che collega Como a Cernobbio, percorrendo il lungolago.
Questa zona particolarmente suggestiva attrasse nell’arco di secoli numerosi personaggi di spicco del comasco.
Già nel 1570-80 è documentata infatti l’esistenza di una villa appartenente al ricco banchiere Tommaso D’adda.
Successivamente la villa passò in possesso prima degli Odescalchi, che la restaurarono e poi dei Giovio. Questi ospitarono a villa Grumello personalità di rilievo del calibro di Ugo Foscolo e Alessandro Volta.
L’attuale villa è frutto di una restaurazione del 1870 da parte della famiglia Celesia, ultima famiglia proprietaria.
Fortunatamente, dopo alcuni anni di abbandono, villa Grumello dal 2007 è aperta al pubblico come polo imprenditoriale e culturale.
VILLA ERBA, Cernobbio
Villa Erba nasce da un ex monastero femminile. Il passaggio da monastero a residenza privata avvenne grazie a Domenico Pino, che insieme alla consorte trasformò il monastero in villa padronale.
L’attuale edificio è frutto di una restaurazione voluta dai successivi proprietari, i coniugi Brivio-Erba. La coppia volle costruire un edificio di rappresentanza per accogliere i maggiori eventi.
Fu così che l’antica villa si trasformò in quella attuale, in pieno stile manierista.
Il regista Lunchino Visconti vi soggiornò molto da ragazzo. Inaftti il primo piano è oggi adibito a Museo, a lui dedicato.
Villa Erba è aperta al pubblico dal 1989 come centro espositivo e congressuale e viene spesso utilizzata come set televisivo grazie alla sua spettacolarità.
VILLA D’ESTE, Cernobbio
Nata intorno alla metà del XVI secolo, venne denominata “D’Este” quando la proprietà passò a Carolina Brunswick, che vantava una lontana parentela con la famiglia D’este.
Nel 1873 la villa venne totalmente adibita a Hotel di lusso, visto il successo che l’attività stava riscuotendo.
Successo inizialmente solo in una piccola parte della struttura, grazie all’intuizione del barone Ippolito Ciani.
Nell’arco degli anni villa D’este ha ospitato tantissimi personaggi di rilievo come Madonna, Clooney, De Niro, Mastroianni e molti altri provenienti dal mondo sportivo, politico e dello spettacolo.
I giardini della villa sono stati dichiarati Monumento Nazionale nel 1913 e uniscono tipici elementi italiani, romantici e pittoreschi.
VILLA PASSALACQUA, Moltrasio
Il conte Andrea Passalacqua ristrutturò la villa a fine ‘700, modificando la struttura precedente edificata su antichi edifici.
Oggi rappresenta sicuramente una delle ville più prestigiose che si affacciano sul lago di Como.
Caratterizzata da una facciata sobria e delicata, la villa ha ospitato nel tempo ospiti autorevoli come Carlo Porta e Vincenzo Bellini.
La villa ha uno splendido giardino all’italiana e scenografiche terrazze che si affacciano direttamente sul lago.
Il sistema di terrazzamenti sovrasta un articolato snodo di gallerie sotterranee percorribili, che collegano direttamente la villa alla darsena.
CASTELLO DI URIO, Carate Urio
La villa nota come Castello di Urio apparteneva inizialmente ai conti Della Porta verso la fine del 1600.
Dopo esser passata a diverse famiglie importanti la villa perviene poi ai Melzi. Fu sotto quest’ultima proprietà che assunse la denominazione di “castello“.
La proprietà che probabilmente apportò le più importanti migliorie fu quella della famiglia Richard, una famiglia di ricchi industriali della ceramica di fine ‘800.
L’aspetto dell odierno edificio si deve probabilmente a successive restaurazioni e presenta un chiaro stile manierista, con uno splendido giardino settecentesco che fa da cornice.
Dal 1995 il castello è adibito a centro per le attività spirituali da parte della Fondazione Rui, un’emanazione dell’Opus Dei.
VILLA LEONI, Ossuccio
Commissionata nel 1938 e costruita tra il ’41 e il ’44, villa Leoni si presenta come il giusto compromesso tra il genio dell’architetto razionalista Pietro Lingeri e le severe norme dell’epoca.
L’architetto studiò attentamente sia le forme che i colori da integrare nella villa, per ottimizzare al massimo il rapporto tra natura e architettura.
La villa colpisce ancora oggi per la sua modernità, ma soprattutto per la sua capacità di dialogare con il paesaggio circostante.
I colori tenui e il giardino esterno sono altri elementi principali che permettono alla villa di inserirsi naturalmente nel contesto paesaggistico.
VILLA CARLOTTA, Tremezzo
A volerla fu il marchese Giorgio Clerici verso la fine del 1600. Oggi la villa è uno dei poli culturali e turistici più importanti della Lombardia.
Essa vive il suo periodo di massimo splendore a partire dal 1801, quando il collezionista Gian Battista Sommariva arricchisce l’edificio di numerosissime opere di artisti del calibro di Canova e Hayez.
Ancora oggi è un vero e proprio museo, riallestito secondo i criteri moderni.
Il nome risale invece alla metà del 1800, quando la villa venne donata, in occasione delle sue nozze, a Carlotta, la figlia della principessa Marianna di Nassau.
VILLA CIPRESSI, Varenna
La villa nasce da un complesso di edifici che tra il 1400 e il 1800 hanno subito numerosissimi rimaneggiamenti.
Colui che per primo ampliò l’edificio fu il barone Carlo Innocenzo Isimbardi, che rilevò l’edificio nel 1802.
L’aspetto attuale è da attribuire però alla famiglia Andreossi, che restaurò la villa in stile tardo-neoclassico.
Il nome della villa deriva ovviamente dai fantastici cipressi che svettano nel grande giardino.
Nonostante oggi sia gestita come Hotel, la villa è facilmente visitabile da tutti.
VILLA MONASTERO, Varenna
Questa villa divenne dimora patrizia tra il 1600 e il 1700, ma fu un ex monastero cistercense attivo fino al 1567.
L’aspetto attuale dell’edificio è da attribuire al penultimo proprietario, l’industriale Walter Erich Jacob Kees.
Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 infatti il giardino fu ampliato e la struttura modernizzata e arricchita di confort moderni.
Al termine della prima guerra mondiale, fu requisita dallo stato. Durante gli anni 50 diventa sede di importanti convegni e conferenze, ospitando Premi Nobel come Enrico Fermi.
Dal ’77 venne accorpata nel CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Dal 2004 la villa è visitabile sia dall’esterno che dall’interno.
Purtroppo per non dilungarci troppo dobbiamo fermarci qui, ma il nostro lago è costellato di altri spettacolari edifici.
Ville e castelli tutti da visitare e da inserire nella vostra tabella di marcia nel caso doveste avere qualche giorno libero da spendere sul lago di Como.
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